Passa ai contenuti principali

IDEALISMO ASSOLUTO

 I D E A L I S M O  A S S O L U T O 

Una delle scuole idealiste più note è quella dell'idealismo tedesco romantico, il quale poneva come fondamento della filosofia l'identificazione tra il mondo reale, naturale e storico, e un principio infinito. Tutto è fenomeno (ossia come ci appare ), la realtà è solo quel che il soggetto conoscente produce.
Nell'idealismo tedesco, chiamato “assoluto” perché si presentava come dottrina completa della totalità del reale, vengono normalmente raggruppati tre filosofi principali: Fichte, Schelling e Hegel (in ordine cronologico).

L'idealismo assoluto si sviluppò in un periodo ancora dominato dal pensiero di Kant criticandolo: gli idealisti negavano infatti l'esistenza del “noumeno” (che era per Kant la realtà esterna al soggetto, al di là dei suoi limiti conoscitivi), ed affermavano la sola esistenza del “fenomeno” (la realtà come noi la conosciamo). Ciò traeva la conseguenza che può esistere solamente ciò che si trova nella nostra coscienza.


Il problema del noumeno di Kant era dovuto al fatto che, se si afferma che è inconoscibile, è anche impossibile e inutile definirne l'esistenza. Si possono distinguere due linee di pensiero nell'ambito dell'idealismo assoluto, le quali si distinguono per la diversa interpretazione del pensiero di Kant:

  • linea fichtiana (idealismo “critico"): la filosofia ha lo scopo di analizzare il soggetto conoscente (l'”io penso”, e quindi anche l'atto di pensare), mentre è la scienza che ha il compito di studiare la “realtà” (il cosiddetto “mondo”)
  • linea hegeliana (idealismo “dialettico"): la metafisica hegeliana abbraccia e spiega tutto il sapere umano (e quindi tutta la realtà)


Commenti

Post popolari in questo blog

KANT

IMMANUEL KANT Immanuel Kant nasce il 22 aprile del 1724 nella città di  Königsberg , al tempo capitale del regno della  Prussia  Orientale, in un famiglia numerosa e di modeste condizioni economiche. All’età di otto anni, Kant viene iscritto al collegio dove approfondisce gli studi di  latino  ed  ebraico . Questo periodo verrà ricordato dal filosofo come infelice, e la svolta arriva nel 1740, con l’iscrizione all’ università Albertina  di Königsberg, dove Kant scopre le scienze e il  pensiero newtoniano . Nel 1755, ottenuto il dottorato e l’ abilitazione all’insegnamento , Kant arricchisce il suo bagaglio filosofico studiando i  metafisici tedeschi  e  Rousseau . Nel 1770 ottiene la  cattedra universitaria  di logica e metafisica a Königsberg, grazie a “ La forma e i principi del mondo sensibile e intelligibile” . La vita di Kant diviene quella dello  studioso , che si dedica esclusivamente all’elaborazione del proprio sistema di pensiero. Nel 1788 Kant pubblica la  seconda opera magg

HOBBES

 H O B B E S  Thomas Hobbes nasce nel 1588 a Malmesbury, in Inghilterra, nella famiglia di un pastore anglicano. Studiò ad Oxford e fu testimone della guerra civile tra il partito della Corona e quello antiassolutista del Parlamento e le sue posizioni furono favorevoli alla monarchia. I disordini del periodo incisero sul pensiero politico di Hobbes: solo un’alta concentrazione di potere impedisce rivolte e disordini. Fu precettore presso i Cavendish, per questo visitò più volte Italia e Francia, migliorando la sua preparazione filosofica e scientifica, e incontrando personalità come Cartesio e Galileo. La cultura di Hobbes fu quindi un'unione tra formazione classica, cultura scientifica e analisi delle filosofie contemporanee. Il progetto di Hobbes è una filosofia che si costituisca come scienza, modellata su matematica e fisica: ciò fu alla base dell’opera in tre parti Elementa philosophiae (" De corpore , De homine , De cive "). Morì nel  castello dei Cavendish a  Devon

HUME

H U M E David Hume è stato il più grande filosofo del Settecento inglese, noto soprattutto per il suo empirismo radicale e per la sua critica al principio di causalità . Nato nel 1711 a Edimburgo, dove morì nel 1776, Hume rivelò sin da giovane una spiccata inclinazione per gli studi filosofici. A 18 anni intuì che la fisica di Newton avrebbe aperto una nuova era nella storia del pensiero: il metodo sperimentale, applicato allo studio della natura, sarebbe stato esteso allo studio dell'uomo.  Hume approda ad una forma di empirismo radicale o fenomenismo ("esistono solo le nostre idee; non esiste una sostanza e cioè non esiste nulla di reale fuori delle nostre percezioni") e di scetticismo rispetto all’esistenza di una realtà esterna.    Hume affronta il problema della conoscenza e, come John Locke, non ammette l’esistenza di idee innate. Sostiene invece che tutto scaturisca dalle percezioni, ovvero tutto ciò che può essere presente nella nostra mente. Egli suddivide le p