I D E A L I S M O A S S O L U T O
Una
delle scuole idealiste più note è quella dell'idealismo tedesco
romantico, il quale poneva come fondamento della filosofia
l'identificazione tra il mondo reale, naturale e storico, e un
principio infinito. Tutto è fenomeno (ossia come
ci appare
), la realtà è solo quel che il soggetto conoscente produce.
Nell'idealismo tedesco, chiamato “assoluto” perché si presentava come dottrina completa della totalità del reale, vengono normalmente raggruppati tre filosofi principali: Fichte, Schelling e Hegel (in ordine cronologico).
Nell'idealismo tedesco, chiamato “assoluto” perché si presentava come dottrina completa della totalità del reale, vengono normalmente raggruppati tre filosofi principali: Fichte, Schelling e Hegel (in ordine cronologico).
L'idealismo assoluto si sviluppò in un periodo ancora dominato dal pensiero di Kant criticandolo: gli idealisti negavano infatti l'esistenza del “noumeno” (che era per Kant la realtà esterna al soggetto, al di là dei suoi limiti conoscitivi), ed affermavano la sola esistenza del “fenomeno” (la realtà come noi la conosciamo). Ciò traeva la conseguenza che può esistere solamente ciò che si trova nella nostra coscienza.
Il
problema del noumeno di Kant era dovuto al fatto che, se si afferma
che è inconoscibile, è anche impossibile e inutile definirne
l'esistenza. Si possono distinguere due linee di pensiero nell'ambito
dell'idealismo assoluto, le quali si distinguono per la diversa
interpretazione del pensiero di Kant:
- linea fichtiana (idealismo “critico"): la filosofia ha lo scopo di analizzare il soggetto conoscente (l'”io penso”, e quindi anche l'atto di pensare), mentre è la scienza che ha il compito di studiare la “realtà” (il cosiddetto “mondo”)
- linea hegeliana (idealismo “dialettico"): la metafisica hegeliana abbraccia e spiega tutto il sapere umano (e quindi tutta la realtà)
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