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TELESIO

Bernardino Telesio nacque a Cosenza nel 1509, primogenito di sette figli. Ancora bambino seguì a Milano, Roma e Venezia, lo zio Antonio, umanista e letterato. All’università di Padova si dedicò a studi di matematica, ottica, medicina e filosofia. Dopo circa un decennio si ritirò in solitudine in un convento benedettino, forse in Calabria, dove trascorse un periodo di meditazione e ricerca. Nel 1553, a quarantaquattro anni, sposò a Cosenza una vedova con due figli, che dopo pochi anni morì, lasciandogli altri quattro figli suoi. Divennero difficili le condizioni economiche di Telesio anche se a Cosenza era “sindaco dei nobili” e a capo dei lavori dell’Accademia cosentina (prima letteraria e poi più verso la filosofia naturale). Nel 1564 Pio IV gli offrì la carica di arcivescovo di Cosenza ma Telesio rifiutò concedendola al fratello e non accettò neppure l’invito di papa Gregorio XIII di tenere un “insegnamento pubblico” sul suo “De rerum natura”. Nonostante una fama crescente, l’ultimo decennio della vita fu gravemente segnato dal dolore per l’assassinio del suo primogenito Prospero.

Della sua opera fondamentale, il “De rerum natura iuxta propria principia” (“La natura secondo i suoi principi”), Telesio pubblicò a Roma nel 1565 solo i primi due libri e a Napoli ristampò l’opera completa in nove libri. Compose anche una serie di opuscoli di argomento naturalistico. Nel 1596 il “De rerum natura”, il “Quod animal universum” e il “De somno” vennero inclusi nell’Indice dei libri proibiti “donec expurgetur”: una locuzione latina con la quale si indicava i libri la cui lettura e stampa era proibita fino a quando non fossero stati corretti o espurgati mediante la cancellazione di tutte quelle parti ritenute eretiche. Il nome di Telesio fu cancellato dall’Indice soltanto nel 1990. 
L’opera di Telesio rappresenta un esempio di naturalismo rinascimentale. Si oppose alla dottrina aristotelica degli elementi e del moto, poiché a suo parere non fondata scientificamente, rivendicando l’importanza della sensibilità come fonte primaria di ogni conoscenza. Secondo Telesio la natura è costituita da due principi: il caldo e il freddo. Tutti gli esseri naturali sono costituiti da una materia passiva e da due principi attivi: il nascere e il morire. La realtà naturale è dotata di movimento (di cui il principio motore è interno, non esterno come quello della fisica aristotelica) causato da un’anima coincidente con il calore materiale: lo spiritus (che ha sede nei cieli, soprattutto nel Sole). Nell’uomo oltre allo spiritus c’è anche un’anima razionale, intesa come sostanza spirituale e immortale, creata da Dio e che agisce secondo due morali: una naturale del piacere (ossia il finalismo) e una che conduce a Dio stesso.


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