W E B E R
Karl
Emil Maximilian Weber nacque a Erfurt
nel 1864 e morì a Monaco di Baviera nel 1920. Fu un
sociologo,
filosofo,
economista
e storico tedesco.
Inoltre
viene considerato come uno dei fondatori dello studio moderno della
sociologia
e
della pubblica
amministrazione. Fu un personaggio
influente nella politica tedesca del suo tempo, fu consigliere dei
negoziatori tedeschi durante il trattato
di Versailles e
della commissione incaricata di redigere la Costituzione
di Weimar. Gran parte del suo pensiero riguarda la razionalizzazione nell'ambito della sociologia della religione e della sociologia politica, ma i suoi studi diedero un contributo importante anche nel campo dell'economia.
Weber
pone in relazione la religione con l'economia. Egli infatti studia
come la religione influisca sull'aspetto economico. Nell'opera
“L'etica protestante e lo spirito del capitalismo” egli afferma
che lo sviluppo del capitalismo è strettamente connesso alla
religione protestante. Weber sosteneva infatti che la religione fosse una delle ragioni per cui le culture dell'Occidente e dell'Oriente si sono sviluppate in maniera diversa, e individuava nel Protestantesimo lo sviluppo del capitalismo e della burocrazia nei paesi europei. Egli comprende che le prime potenze capitalistiche si sono sviluppate in
paesi protestanti, arrivando ad affermare che il protestante è colui
più incline a sviluppare uno spirito individualista. Il filosofo prende come esempio il calvinista,
il quale crede nella “predestinazione”. Per un fedele non è
infatti possibile guadagnarsi la propria salvezza poiché il proprio
destino è già scritto e non è possibile scoprire se corrisponda
alla salvezza o alla dannazione. Il fedele può però cogliere dei
segni che indichino questo destino, ciò avviene in maniera
indirettamente nel corso della vita del credente. I calvinisti vedono
nella famiglia e nel lavoro dei segni della propria salvezza. Weber
inoltre distingue tra “Arbeit”, dal tedesco “lavoro”, e
“Beruf”, ossia “vocazione”. I calvinisti vedono infatti nel
lavoro una vocazione e, dato che la religione prevede di non spendere
il proprio denaro per piaceri terreni, i credenti accumulano la
propria ricchezza risparmiando. Il
calvinista incarna quindi l'essenza del capitalismo.
Weber afferma come le scienze storico sociali siano definite
dall'atteggiamento del ricercatore, che per analizzarle correttamente
deve essere avalutativo o neutrale. Proprio per questo Weber
distingue:
- Il giudizio di valore: ovvero la presa di posizione valutativa del ricercatore nei confronti della realtà.
- Relazione ai valori: il criterio secondo il quale uno scienziato opera la selezione degli oggetti dotati di interesse scientifico.
Inoltre
nota che le scienze storico sociali ricorrono ad una particolare
spiegazione causale la quale individua una serie limitata di
elementi rilevanti per la determinazione degli eventi.
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